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Guerra Ucraina Russia, ecco cosa è cambiato dopo i negoziati di giorno 3 Marzo

Guerra Ucraina Russia, lo scontro va avanti da ormai una settimana, i danni umani e materiali sono tantissimi. L’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso tutti i paesi dell’Unione Europea sta dimostrando come la situazione stia piano piano andando fuori controllo. I primi 7 giorni non sono andati benissimo per la Russia che ha subito tantissime perdite, sicuramente più di quelle che ci si aspettava. Putin non è riuscito ad avanzare con la stessa velocità che si era programmato. I prossimi 7 giorni quasi certamente saranno interessati da un cambiamento di tattiche e da un rafforzamento dell’Esercito e dei mezzi a loro disposizione. Secondo un piano trapelato grazie all’Occidente Putin aveva organizzato un attacco che sarebbe dovuto durare al massimo due settimane. A dimostrazione di ciò le rivelazioni dei soldati russi che affermano di essere rimasti senza viveri avendo a propria disposizione forniture che sarebbero dovute bastare per soltanto qualche giorno.

I piani di Putin sono già in parte falliti anche perchè l’Ucraina si è fatta trovare pronta, con un esercito agguerrito che ha reagito a tutti gli attacchi ed ai bombardamenti con coraggio. Addirittura sembrerebbe che anche i civili si siano arruolati sin dal primo momento senza alcun dubbio e senza vacillare. Mentre i soldati russi caduti tra le mani degli ucraini si sono detti pentiti e hanno dichiarato di essere partiti in guerra senza alcuna volontà di farlo. Intanto dopo i negoziati di ieri giorno 3 marzo 2022 è stato stabilito che l’esercito Russo avrebbe provveduto a creare dei corridoi umani per permettere al popolo di fuggire. Nonostante l’accordo gli attacchi sono proseguiti. A seguito di questi sono morte tante persone, tra cui anche parecchi bambini. Secondo quanto affermato dal presidente dell’Ucraina Zelenski qualora Putin dovesse riuscire a vincere potrebbe essere tentato all’invasione della Moldavia e della Georgia, anche loro ex repubbliche sovietiche. Un’altra ipotesi potrebbe essere che il Presidente russo vada all’attacco dei tre paesi baltici Lituania, Lettonia ed Estonia.

Le minacce del Presidente Russo verso l’Occidente

In queste ore il presidente Putin è tornato a parlare chiedendo all’Occidente ed in particolare alla Nato, di rimanere nel proprio e di non imporre ulteriori sanzioni alla Russia. Da quando la guerra Ucraina Russia ha avuto inizio sono state imposte pesanti sanzioni che hanno svalutato la moneta russa e bloccato i beni degli oligarchi, due dei quali si sono schierati contro Putin e la sua offensiva. Qualora la Nato dovesse continuare a sbagliare imponendo sanzioni, andrebbe a spingere ancora una volta la Russia verso un’azione difensiva che andrebbe a scatenare senza alcun dubbio la Terza Guerra mondiale. Questa volta si tratterebbe di un attacco nucleare che non lascerebbe scampo a nessuno.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato un nuovo round ovvero il terzo tra Russia e Ucraina che sarebbe stato fissato per il weekend. Nei prossimi giorni non sono previsti contatti telefonici tra il Presidente e Biden, come si era vociferato. E’ stato chiarito che questo non è il momento adatto ad un contatto tra i due, non c’è tempo per una chiamata o una riunione. A chiedere un incontro diretto, testa a testa è stato anche il Presidente ucraino che vorrebbe vedere Putin per un faccia a faccia, per risolvere la questione in maniera diplomatica una volta per tutte e stabilire così il cessate il fuoco. Zelensky ha inoltre affermato che i danni alle strutture, alle residenze, ai monumenti saranno interamente addebitati alla Russia che prima o poi dovrà pagare per ciò che sta facendo. La Nato parla oltretutto di crimini di guerra, poichè non tutte le mosse azzardate da Putin sono nella norma, molte di queste sono ritenute inaccettabili.